194! Bologna in azione


laboratorio costruzione sagome

Casalinghe,
precarie,
studentesse,
topmanager,
veline,
molto ricche o molto povere,
alte o basse,
con i tacchi o senza tacchi,
cattoliche,
atee,
musulmane,
animiste,
devote del suv o ecologiste incallite,
lesbiche,
eterosessuali,
italiane nate o diventate,
con documenti o senza documenti,
di destra o di sinistra,
con i capelli ricci o con i capelli lisci.

Le donne di carta apparse ieri notte sui muri dei consultori di Bologna sono tante e diverse come le donne in carne e ossa!
Donne diverse che fanno scelte diverse sulla loro sessualità, sulla  maternità, sulla contraccezione, sulla salute. Donne che hanno desideri ed esperienze, storie  di vita e relazioni, donne che quotidianamente, ognuna con la propria sensibilità, prendono decisioni, grandi e piccole, fanno mediazioni, si inventano percorsi di autonomia, praticano la libertà e la responsabilità.


questo il kit con le grafiche delle donne di carta.

"Adotta un consultorio" è una campagna di visibilità e comunicazione nata dall’intreccio tra gruppi, collettivi e singole: le donne-sagoma parlano dai muri dei consultori pubblici per ricordare che questi sono stati una loro conquista. Una dice che "fare la fila al consultorio è peggio che alla Coop" forse perché, dati i tagli alla sanità pubblica e le fila d’attesa di mesi, quasi anni, ha dovuto ricorrere a una ginecologa privata, o forse perché non vuole essere trattata come una mucca da latte.

Le donne di carta parlano di accesso alla contraccezione, perché "Più preservativi=meno interruzioni", rivendicano campagne informative sulla prevenzione e sulla tutela della salute, vogliono poter prendere la pillola del giorno dopo, chiedono di poter ricorrere alle modalità meno invasive e dolorose per l’aborto quando la gravidanza non è un desiderio e credono che le tecniche di riproduzione debbano essere accessibili a tutti. la sagoma di una donna medico dichiara: "Aborto, nessuna obiezione!", con l’idea che in ogni struttura pubblica dove si pratica l’Ivg ci debbano sempre essere medici non obiettori. E tutte pensano che, sulla propria vita e le proprie scelte, "decido io", non solo al lavoro, non solo sul menu.

La notte del 21 febbraio le donne di carta sono comparse sui muri dei
consultori di via Sant’Isaia, via Montebello, via Tiarini, Pilastro,
S.Orsola e in alcuni punti, sparsi per la città, di grande visibilità o
importanza simbolica come Porta Mascarella, Porta Santo Stefano, l’ex
Maternità di Via D’Azeglio, il liceo Minghetti, la Bottega del teo-con
di Giovanni Lindo Ferretti.

kit con le grafiche delle donne di carta.

chi ha partecipato o sostenuto l’azione la sta segnalando sul proprio blog/sito e bla bla
qui di seguito i primi post pubblicati

comunicattive 

to_let

mp5 

puta 

paolottivomita

 


23 risposte a “194! Bologna in azione”

  1. Oi oi sto preparando un post sulle pupotte in giro per il mondo con link a chi ha fatto l’azione e per valorizzare la campagna. Quindi ricapitolando le pupotte sono state attaccate a: Bologna, Roma, Perugia, Madrid, Massa, Torino…altre? Se avete foto (ehm alcune le hanno gia’ mandate ma le ho perse) potete rispedirle? anche solo un paio infosexsyhock@inventati.org

  2. Mentre quella gran donna della santanchè arricchisce questa
    deprimente campagna elettorale informando il cavaliere e noi tutti che non gliela da’ (roba di altissimo livello), un’altra donna è morta
    a Perugia per mano del suo ex marito. …

  3. Mentre quella gran donna della santanchè arricchisce questa
    deprimente campagna elettorale informando il cavaliere e noi tutti che non gliela da’ (roba di altissimo livello), un’altra donna è morta
    a Perugia per mano del suo ex marito. …

  4. Mentre quella gran donna della santanchè arricchisce questa
    deprimente campagna elettorale informando il cavaliere e noi tutti che non gliela da’ (roba di altissimo livello), un’altra donna è morta
    a Perugia per mano del suo ex marito. …

  5. Con questo post aderisco alla campagna "Adotta un consultorio", lanciata i giorni scorsi sui muri di Bologna dalle ragazze di Sexyshock. Se anche voi volete incollare le pupotte nei muri della vostra città potete scaricare il file zi

  6. sì,bella azione. però coordiniamoci, magari chi ha voglia di cominciare la campagna nella stessa città.
    Io sto a Torino. Ho stampato i pdf, sto cominciando a guardare quali possono essere i luoghi da tappezzare.
    qualcuno che è a torino si unisce?
    lady, ci stai?
    lalinda

  7. 194: adotta un consultorio! Leggo Repubblica.it e mi viene il dubbio d’essere io il marziano e non il Pd un partito compiutamente conservatore e neo-clericale. Sulla home page di oggi, in taglio basso, un articolo sull’avvincente dibatt

  8. Bravissime/i!!!
    Grazie a nome di tutte le donne di Bologna!
    Se lo avessi saputo mi sarei unita a voi nell’azione. Difendiamo i consultori! Io ho fiducia e stima in chi vi opera, perchè da sempre ne utilizzo felicemente i servizi, anche se negli ultimi anni le attese sono lunghissime a causa delle politiche dell’AZIENDA (!!!) sanitaria locale: dottoresse, dottori, ostetriche e operatrici/tori sanitari lavorano in condizioni eroiche per difendere il servizio! Anche a loro un grazie e una preghiera: RESISTETE!

  9. anche a veneziaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    perchè solo a bologna!? sighsigh.

  10. 1 9 4 ! La notte del 21 febbraio a Bologna delle donne di carta sono comparse sui muri dei consultori di via Sant’Isaia, via Montebello, via Tiarini, Pilastro, S.Orsola e in alcuni punti, sparsi per la città, di grande visibilità o import

  11. stiamo preparando un post con i pdf delle pupe che verra’ pubblicato oltre che in atelierbetty anche in tutti i blog dei gruppi e delle singole (e singoli) che hanno partecipato e realizzato le grafiche.
    Massimo entro lunedi’….umh…ci credete? ;)

  12. Forza donne, ci vogliono queste iniziative assolutamente creative ma ben mirate in tutta Italia, speriamo si faccia anche a Lucca!!!!!!!!!!